Pubblicato da: Beppe Cacòpardo | 4 ottobre, 2008

DIMEZZATE LE ENTRATE DEGLI SMS SOLIDALI: DISCUTIAMONE

Dall’Agenzia DIRE, apprendo che: “dal 2006 al 2007 i contributi raccolti con gli  Sms solidali si sono dimezzati. Dai 42 milioni del 2006, racimolati nel corso di 68 iniziative di solidarietà si è passati ai 21 milioni del 2007, frutto di 62 campagne…i dati sono stati forniti da Luca Gelli, responsabile dei rapporti con il non profit di Telecom Italia”.

Nel pieno delle principali campagne di fundraising nel periodo da settembre a dicembre, la notizia è un po’ il segno dei tempi.

E’ vero che si riferisce allo scorso anno, ma è altrettanto vero che il barometro della raccolta fondi sembra segnare tempo quanto meno variabile, se non brutto.

Non c’è da meravigliarsi. Come tutti sappiamo, lo scenario non è dei migliori, caratterizzato dalla perdurante ed acuta crisi che attraversiamo, con le inevitabili ricadute sulla “propensione a donare” da parte di sostenitori, effettivi e potenziali.

La risposta alla difficile situazione non sta nel tirare i remi in barca, tanto meno in una precipitosa ritirata. Al contrario, sta nella capacità di aggiornare, diversificare, integrare il piano di fundraising. Puntare su una sola attività è troppo rischioso, bisogna testarne di nuove, provare mezzi e strumenti innovativi, on e offline, individuare nuovi target, adeguando proposte, approccio, linguaggio.

Non c’è dubbio che l’attività di fundraising sia oggi molto più complessa e articolata che in passato, che si compone di molteplici attività, che occorre una buona visione, unita a forti e specifiche competenze. Per questo la figura del fundraiser come “tuttologo” è destinata ad essere archiviata e sostituita dalla “squadra”, da un gruppo di persone affiatate, esperte e complementari, disponibili a mettersi in gioco, o se preferite in network, dentro e fuori la singola organizzazione per offrire risposte efficaci anche e soprattutto di fronte alla possibile crisi che, in questo modo, diventa fattore di accelerazione di un cambiamento inevitabile e positivo.

E’ il migliore suggerimento che mi sento di dare oggi ai miei lettori, a commento di una notizia che avrei preferito non leggere e non riportare.

Beppe Cacòpardo




Risposte

  1. Ciao Beppe, finalmente qualche dato numerico per chi ancora sosteneva il contrario!
    Il 7 Febbraio 2008 scrissi questo
    http://www.jbgazzola.it/blog/2008/02/lsms-solidale-e-gia-finito/
    finalmente ci sono i dati 🙂
    Grazie!

  2. Ciao Jacopo, grazie per il tuo commento. Vediamo se ci saranno altri interventi sul tema.
    Mi sembrerebbe opportuna una riflessione collettiva sulle prospettive a breve e medio termine del fundraising in un periodo di crisi come quella che il nostro Paese attraversa da tempo, aggravata ora dalla crisi mondiale nella sua fase più acuta.
    Buona settimana, Beppe


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